Ricordo il ricovero di Sara, la paura che potesse morire era così forte che mi creava un’angoscia soffocante , non c’era nessuno che ti spiegasse cosa stesse succedendo!

Eravamo soli, spaventati , impotenti contro quel “mostro” che il neuropsichiatra infantile definiva “malattia dell’onnipotenza”.

Sara aveva 15 anni e stava male già da due…

Non avevamo nessuna paura del giudizio delle persone , ne parlavamo con tutti, ma ci sconcertava l’ignoranza sulla malattia, la maggior parte delle persone, insegnanti, animatori parrocchiali, educatori, familiari , associano l’anoressia a un capriccio legato all’aspetto fisico e non a un profondo e angosciante disagio che fa sprofondare le nostre meravigliose figlie in una profonda voragine .

Ci siamo imbattuti nella curiosità morbosa, nel cinismo, nell’ironia a volte ( ho ben presente l’espressione ironica di un familiare mentre raccontavamo alcuni episodi “assurdi” che riguardavano una piccola ragazzina malata ).

La svolta c’è stata quando noi genitori abbiamo preso coscienza dei miglioramenti di Sara, finalmente dopo tanto tempo siamo riusciti ad alzare la testa e guardare in faccia la realtà.

Nostra figlia sta meglio ma non è ancora guarita…..

Il confronto con altri genitori che stanno affrontando lo stesso problema ci aiuta ad affrontare il futuro con molta serenità.

La malattia di Sara ha segnato profondamente la nostra famiglia, il suo dolore e il suo grande disagio ci coinvolge tutti a vario titolo.

Ora però abbiamo la consapevolezza che solo la sua volontà le permetterà di guarire, noi saremo sempre lì, pronti a sostenerla, con uno zaino sulle spalle pieno di esperienze, di dubbi, di errori commessi, ma con tanta volontà e soprattutto fiducia che ce la farà!!

 

[Lettera firmata]