Crescere e cambiare. Il processo più naturale e complesso della vita. In esso si realizza la nostra unicità

Il tempo dell’adolescenza non è semplice, soprattutto in questo momento storico, in cui l’emergenza sanitaria della pandemia ha condizionato pesantemente la vita sociale, scolastica ed emotiva di tanti giovani e giovanissimi.

Questa condizione ha aumentato la loro ansia, l’incapacità di accettarsi fisicamente, percependosi come inadeguati e incapaci di accogliere i cambiamenti che il corpo subisce con la pubertà. Questi sentimenti, nelle persone più sensibili e sofferenti, possono attivare dei comportamenti disfunzionali riguardo al cibo. Di qui l’incremento notevolissimo di nuovi casi.

I Disturbi Alimentari rappresentano una forma di malattia inaspettata e dolorosa, per chi ne soffre e per la sua famiglia. Le cure richiedono azioni sanitarie multidisciplinari e il coinvolgimento dei genitori per ristabilire un dialogo efficace che possa generare positivi cambiamenti.

Se non adeguatamente riconosciuti possono divenire malattie molto serie.

A volte il malessere psicologico compare in modo subdolo in età preadolescenziale, per manifestarsi con sintomi più importanti durante l’adolescenza; presentando complesse implicazioni endocrino – metaboliche e nutrizionali, che investono la salute fisica e psicologica, con complicanze psichiatriche.

 

A., giovane paziente

“…Questa è la nebbia che offusca la mia mente. Il sole è pallido e a volte mi riscalda, facendomi stare bene, ma altre si nasconde, lasciando il posto alle nuvole grigie e in quel momento, riaffiora lei (Anoressia). Il solo ricordo di lei mi fa stare male, nonostante la voglia vedere come un passo (passaggio) della mia vita che mi sta facendo crescere più forte, ma se non fosse così?

Sono stanca di parlare di lei, sono stanca di averla tra i pensieri, di ricordarla… Ma vorrei solo averla superata un po’ di più per poter tornare a vedere il sole nella mia vita quotidiana e dentro il mio cuore»

 

Ma come si riconosce un Disturbo Alimentare?

Se sono adolescente o giovane e…:

  • ho un pensiero fisso per la forma del corpo e per il peso
  • evito i cibi più calorici e quando non ci riesco mi sento in colpa
  • sono sempre in ansia al momento dei pasti
  • a volte perdo il controllo e mangio tantissimo
  • sento di dovere fare attività fisica tutti i giorni per controllare il peso, anche nei momenti in cui potrei fare altro, di divertente e appagante
  • ho la sensazione che tutti gli altri siano migliori di me
  • tendo a trascorrere più tempo a casa che con i miei coetanei, per la paura di espormi e di sentirmi giudicata/o
  • il pensiero del cibo condizione la mia vita
  • ho la sensazione di utilizzare il cibo per calmare emozioni che non riesco a controllare

E non so come affrontare il problema

 

Se sono genitore o familiare e noto in un mio caro…:

  • che ha avuto un repentino cambio di abitudini alimentari e di comportamento durante i pasti in famiglia
  • che salta i pasti principali con delle scuse
  • che pratica attività fisica o sportiva in modo eccessivo
  • che tende a isolarsi in casa e a evitare le relazioni abituali
  • che vive dei bruschi cambi di umore, accompagnati da stati di tristezza e depressione
  • che diventa difficile la relazione e la convivenza in famiglia in relazione al cibo

E non so cosa fare per aiutarlo

 

Un papà

“… Perché questa volta era così difficile confrontarsi, parlare senza che finisse in lite? Pronunciavo la parola Anoressia con rabbia e con l’unica volontà di uscirne velocemente, con l’unico intento di agire, per lenire al più presto il dolore che entrambi provavamo. L’amore l’uno per l’altra e la paura di perdere nostra figlia ci ha portati a prendere una decisione: era arrivato il momento di farci aiutare!”

 

Anoressia, Bulimia, Alimentazione Incontrollata (BED) e altre meno note, sono malattie che si possono prevenire, curare e da cui si può guarire. L’importante è chiedere aiuto parlandone con i genitori o con un/a caro/a amico/a. È indispensabile poi rivolgersi al proprio medico di base o al pediatra che ha in cura nostro figlio, per avere accesso ai Centri di cura pubblici o privati convenzionati del territorio.

 

Giovane paziente: “…Io sono degna di Amore, io ho valore, io esisto e resisto. Ho imparato che ogni ostacolo lungo il cammino della nostra vita può essere superato, che niente mi può fermare, che dopo questa grande tempesta tutto è tornato sereno, tutto è tornato a colori, tutto è tornato caldo. Finalmente lontana da quelle tenebre posso voltarmi indietro e guardare tutto ciò che mi è successo come se fosse un grande quadro. E da quel quadro freddo e dai colori cupi, prendo ispirazione per migliorarmi sempre di più e dipingere, giorno dopo giorno, un presente e un futuro più vivace, un futuro in cui il pennello lo impugno io, e non tu, maledetta Bulimia. Addio!

 

L’Associazione in collaborazione con il Centro Provinciale di Disturbi Alimentari di Treviso e i suoi Ambulatori Distrettuali di Pieve di Soligo e di Asolo offre ai genitori coinvolti e alle famiglie del territorio, attività di incontri di Mutuo Aiuto in presenza di un supporto psicologico specialistico. Si acquisiscono così nuove competenze per divenire risorsa nei percorsi di cura.

Per consultare i calendari dei Gruppi di Mutuo Aiuto clicca qui.

 

Una mamma: “…Tutti questi cambiamenti, della mia persona e di conseguenza, di quella di mio marito hanno fatto di noi una coppia utile affinché nostra figlia trovi la sua strada.”

 

L’Abbraccio aderisce al Coordinamento Nazionale per i DA e lavora in rete con le Associazioni venete di riferimento.

Le attività di sensibilizzazione, divulgazione, promozione dell’Associazione sono gratuite e svolte da persone che operano come volontari.

Le iscrizioni alla nostra Associazione sono aperte a chiunque voglia condividere insieme a noi le finalità, gli obiettivi e gli ideali di solidarietà sociale come volontari o soci sostenitori.

Sosteniamo i servizi per il trattamento dei DCA attraverso la collaborazione con il CPDA Ulss2 di Treviso e la raccolta fondi utili a integrare, sviluppare e migliorare le attività di assistenza e riabilitazione in favore di persone affette da DCA.